sabato 4 giugno 2011

A Silvio

Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando giudici e accuse
ancor non ti vedeano

e tu,
con occhi furbetti e fuggitivi,
ricco e potente, il limitare
di anzianità salivi?

Ballavan i nani a corte
e assai di zinne al vento,
nel tuo perpetuo circo,
…reclàme per un momento!

Fu una rivoluzione,
fu scritta la rovina
della televisione,
ciak. …buona la prima!

ma poi una veste nera
al suono del martello
si mise a ricercare
sia te che tuo fratello

O Silvio poverino,
che fare dell’impero
non c’era più Bettino
e non bastava un cero

Sonavan le fiamme gialle
E per le vie ambrosiane
Portavano alle sbarre
Starlette assai puttane

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